I Gyoza sono dei fagottini, simili ai nostri ravioli, diffusi in Giappone, Cina e Corea.
Solitamente sono ripieni di carne di suino e verdura, sono cotti al vapore o saltati in padella e vengono serviti come antipasto.
Da piccola, io e mia sorella andavamo spesso a ristorante cinese con mamma e papà e loro erano i miei preferiti.
Se all’epoca mi avessero detto che oggi li avrei rifatti a casa, non ci avrei creduto, invece sono molto soddisfatta del risultato, il gusto si avvicina moltissimo e anche la consistenza e per questo devo ringraziare le pancettine belle del blog Pancetta Bistrot.
Prima di lasciarvi la ricetta vi racconto un aneddoto divertente: lo sapete che da bambina vinsi una spada da samurai durante la lotteria di un Capodanno Cinese, nel ristorante dove andavamo abitualmente? Ne andavo fierissima e la mostravo a tutti con orgoglio! Da qualche parte deve esserci ancora nella mansarda di mia madre.
Un abbraccio,
Veronica
Ingredienti per circa 30 ravioli
200 g di farina manitoba (io ho usato la 00 e sono venuti bene, non avevo la manitoba
1/2 bicchiere di fecola di patate
130 g di acqua
Per il ripieno
200 g di macinato di suino
3-4 foglie di verza (io ho usato mezza insalta belga e qualche anello di porro, l’abbinamento mi è piaciuto moltissimo)
1 cucchiaino di zenzero
1 cucchiaino di salsa di soia
2 cucchiai di saké e 1 cucchiaino di olio di sesamo (io non li avevo)
sale q.b.
Procedimento
Cominciate ad impastare le farine con l’acqua calda, fino ad ottenere una palla di impasto liscia che deve risultare bella compatta. Riponetela in una ciotola coperta da pellicola e fatela riposare in frigorifero almeno 1 ora. Io l’ho fatta riposare un giorno intero e il risultato è stato ottimo.
Preparate il ripieno mettendo nel mixer tutti gli ingredienti. Fatelo riposare coperto da pellicola insieme alla pasta.
Composizione dei ravioli:
Per dare la forma sferica ai pezzetti di impasto, li ho tirati con il mattarello (spessore di circa 2 mm) e li ho coppati con una tazzina da caffé.
Ho messo l’impasto al centro di ogni sfera con l’aiuto di un cucchiaino e ho richiuso i fagottini a mezzaluna, premendo bene i bordi e ripiegando la pasta alternando delle piccole pieghe.
Ho fatto cuocere i miei Gyoza in una padella rivestita in pietra, ma va bene qualsiasi padella antiaderente. Ho fatto scaldare bene la padella e poi aggiunto due o tre cucchiai di olio di riso e i ravioli tutti insieme fino a riempire il tegame. Una volta abbrustolito il lato del raviolo a contatto con la padella. ho aggiunto un bicchiere d’acqua e messo un coperchio trasparente, in modo da controllarne la cottura.
Sono pronti quando l’acqua è evaporata ma ve ne accorgerete anche dal fatto che saranno belli gonfi come i tipici raviolini cinesi/giapponesi che mangiate sempre a ristorante.
Prossima volta li proverò al vapore!
Accompagnateli con salsa di soia e se riuscite a reperirlo, aggiungeteci un poco di aceto di riso.
io non sono mai stata amante della cucina giapponese ma credo perchè i miei non la amano per primi e non i hanno quindi trasmesso questa curiosità. Crescendo mi ci sono avvicinata ma sempre a piccoli passi.. credo che iniziare a farsi da sè qualche bel piatto forte sia forse la soluzione giusta per apprezzare: e allora iniziamo da qui! Grazie a te e alle pancettine belle! 😉
Ma che bel complimento Elena! È bello sapere di averti invogliata a provarli ? non vedo l’ora di vedere i tuoi allora! Anche Sara e Laura ne saranno felici! Baci baci
Bravaaa!!! Sono venuti benissimo, siamo proprio felici che tu li abbia provati, grazieeee!! Poi questa cottura è anche la nostra preferita perché si forma quella crosticina….
Un abbraccio e a presto,
le pancettine 🙂
Che bello avervi qui panettine! Un bacio grande e viva la crosticina!!!!