Oramai l’ottavo mese è alle porte, un paio di giorni e inizieremo il penultimo mese di gravidanza.
Il tempo sembra volato da qualche mese a questa parte. Il primo periodo, quello del secondo e terzo mese sembrava non passare mai.
La voglia di annunciare l’arrivo di un piccolino era irrefrenabile ma per precauzione i primi mesi lo abbiamo annunciato solo ai genitori e – lo ammetto – alle mie migliori amiche.
Dal quarto mese in poi mi sono ritrovata alla fine del settimo in un soffio.
Esami, ansie, organizzazione della cameretta, visite ginecologiche, tanti pomeriggi passati con le amiche più care, passeggiate, pittura dei mobili, acquisti.. il tempo mi è sfuggito dalle mani e tra poco più di 60 giorni ci conosceremo.
Posso dire di vivere un sogno ad occhi aperti. Dopo tante lacrime per la perdita prematura dell’uomo che mi ha messa al mondo che aveva solo 47 anni.. tante difficoltà dovute agli attacchi di panico, alle incomprensioni e sofferenze tra le sue tre donne, i denti stretti per laurearmi pochi mesi dopo la sua scomparsa e iniziare la laurea specialistica subito dopo, le prime esperienze lavorative senza di lui al mio fianco a consigliarmi e guidarmi come solo lui sapeva fare.. ma poi anche i periodi bui, per quanto lunghi finiscono.
La ferita per quella morte improvvisa di un uomo giovane e forte, senza un apparente motivo, non si rimarginerà mai ma continuerò a conviverci, con la sua foto sul comodino, raggiante in un pomeriggio d’estate, in mezzo al mare. Lui è sempre lì che mi guarda, mi sorride e mi rassicura e sono sicura che in questi mesi avrà avuto e continuerà ad avere spesso gli occhi lucidi dalla commozione per l’arrivo del suo nipotino maschio. Lui, che si commuoveva sempre. Forte e sensibile allo stesso modo.
Dopo dieci anni esatti dalla sua scomparsa (9 agosto 2007 successe il disastro e l’11 agosto 2017 ho il termine della gravidanza) arriverà il terzo uomo più importante della mia vita: dopo mio padre e mio marito, ci sarà mio FIGLIO. Che parola importante. Che grande emozione.
Ma passiamo alla ricetta.
Mi sono ricollegata alla gravidanza perché in questo periodo magico, l’unico piccolo fastidio è che mi è venuto il diabete gestazionale. Una intolleranza agli zuccheri, che può venire a molte donne in gravidanza. Dipende dall’attività placentare e dagli ormoni rilasciati dalla placenta, che in alcune donne possono essere di ostacolo alla produzione di insulina per la regolarizzazione degli zuccheri nel sangue.
Per questo motivo dal quinto mese sto seguendo una dieta ipoglucidica, con pochissimi zuccheri e caboidrati integrali, così, per variare un po’ dalla solita colazione con fette integrali, ho provato a farmi una torta senza zucchero e devo dire che sono rimasta molto soddisfatta.
E’ umida, alta e soffice come non speravo e la presenza delle fragole la rende molto piacevole, quindi se volete provare un dolce dietetico anche in vista della prova costume, vi invito a provarla!
A presto!
Veronica
INGREDIENTI
4 uova
140 ml di latte di soia (meglio se non zuccherato)
140 g di farina di avena (oppure 70 di avena e 70 di quinoa , la quinoa però lascia un retrogusto amarognolo e deve piacere)
fragole a pezzi in abbondanza
una bustina di lievito per dolci
(potete variare e usare la stessa base ma sostituire il latte di soia con il latte normale o lo yogurt)
(potete variare il tipo di frutta, evitando però banane, uva, fichi che sono frutti troppo dolci, se avete problemi di glicemia)
PROCEDIMENTO
Unire gli ingredienti secchi con quelli liquidi sbattendo bene con una frusta e ottenendo un composto cremoso.
Versare in una teglia imburrata e infarinata e affogare la frutta.
Cuocere in forno caldo a 160 per circa 40 minuti (fare sempre la prova stecchino)
Che bello leggerti e sapere quello che stai provando in questi momenti, è una gioia per il cuore e la mente <3 Sarai una mamma meravigliosa tu! E la torta mi fa una gola.. bravissima Vero :* Ti abbraccio!
Grazie tesorina, ti abbraccio forte <3