16 dicembre 2014. Piccola piccola, ammaliata dai blog più belli in circolazione e da un gruppo di donne unite da una forte passione e da una grande amicizia, decido di aprire il mio blog. Solo la parola mi fa paura… (io che fino ad allora avevo solo pubblicato su facebook le foto dei miei piatti e nemmeno sapevo come fare a crearlo).
Apro google e digito: ‘come aprire un blog’. Nemmeno le basi conosco. L’ A-B-C del web. Leggo di guru del web, che guadagnano fior di quattrini per le visualizzazioni, leggo di sognatori, che investendo giorni, notti e anni sul proprio blog, si sono creati un nome, un seguito.
Mi spavento. Chiudo il pc e vado a letto.
Al mio risveglio, come tutti i giorni, apro instagram. La prima foto che mi appare è di Enrica Panariello alias Chiarapassion e penso: ‘quanta bellezza, quanta passione, anch’io voglio imparare a fare foto così belle’. La fotografia e la cucina da sempre sono le mie passioni più grandi e non c’è giorno che in casa mia non si produca qualcosa di buono. Ci provo!
Ed eccomi qua a nemmeno un anno dall’apertura del blog a raccontarvi di un progetto fantastico e di persone altrettanto stupende che stanno credendo in me. Certo, sono solo una piccola stellina di quel cielo color tiffany che si chiama iFood, ma sono fiera di farne parte.
iFood è un network dove i blogger si sporcano le mani e ci mettono la faccia.
iFood è un magazine online fighissimo, fatto di Infinito amore per il cibo e di ricette da Food Blogger provenienti da tutta Italia, notizie, racconti ed eventi dal mondo del Food.
iFood presenta ogni settimana 6 dei propri Food Blogger, tra i quali da oggi ci sono anche io.
iFood ha creduto in un sogno e lo ha fatto diventare realtà.
Come vedete il mio blog ha cambiato volto e pian piano cercherò di renderlo sempre più completo e interattivo.
Festeggio con voi questo traguardo per me importantissimo, regalandovi la ricetta dei Culurgiones, i ravioli sardi ogliastrini ripieni di patate, menta e pecorino. Mia nonna, pur essendo del Cagliaritano, ha imparato a farli da una signora del posto e mi ha trasmesso la ricetta. Per la tipica chiusura a spiga di grano devo ringraziare una carissima amica di Villasimius, che mi ha mostrato come fare. In fondo il video dove mostro come chiuderli. Sembra difficile ma una volta capito il meccanismo è un gioco da ragazzi.
Come vedete, da oggi, la ricetta sarà in fondo all’articolo in versione stampabile (figa nè?).
Alla prossima!
(Sempre la solita svampita) Veronica
Consigli:
- Stendete la pasta sottile ma non troppo. Se troppo spessa, resteranno crudi nella parte della cucitura, se troppo sottile si apriranno in cottura. Io l’ho stesa a mano cercando di renderla sottile senza bucarla.
- Fate cuocere in acqua bollente per max. 4 minuti altrimenti si apriranno.
- Usate menta a foglia larga, risulta aromatica ma meno invadente della menta piperita a foglia appuntita e secondo il nostro gusto si sposa meglio con patate e pecorino. (opinione personale)
- Se non avete pecorino, usate il parmigiano reggiano fresco. Sono buoni ugualmente, più delicati.
Ingredienti
Per il ripieno:
1 kg patate preferibilmente rosse
1/2 bicchiere di olio EVO
2 spicchi d’aglio
2 etti e 1/2 di formaggio di pecora (per metà stagionato e per metà fresco. In alternativa andate di parmigiano reggiano)
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di zucchero
2 o 3 cucchiai di menta fresca tritata (regolatevi a seconda dei gusti)
Per la pasta:
400 g di semola rimacinata di grano duro
100 g di farina 00
220 g acqua
1 cucchaio di olio EVO
Procedimento
1. Lavate accuratamente le patate e immergetele in acqua tiepida leggermente salata. Spegnete dopo 5 minuti dal bollore. Togliete la buccia e schiacciatele bene in una ciotola capiente.
2. Fate soffriggere l’aglio a pezzetti nel mezzo bicchiere di olio e toglietelo non appena si fa biondo.
3. Unite alle patate l’olio aromatizzato, la menta tritata, il pizzico di sale, lo zucchero e il formaggio grattugiato. Coprite con pellicola e mettete da parte.
4. Disponete la farina a fontana sulla spianatoia e aggiungete nel classico buco al centro l’olio e l’acqua poca alla volta. Impastate fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea e copritela con un panno pulito. Fatela riposare una decina di minuti.
5. Preparate i vassoi e insemolateli bene.
6. Stendete la pasta con il mattarello, cercando di renderla sottile ma elastica. Con l’aiuto di una tazzina da caffè o di un cilindro coppa pasta, ricavate tanti cilindri, al centro del quale andrete a mettere una bella pallina di ripieno. Per la cucitura vi rimando al mio video.
Note
1. Cuocere in acqua bollente per 3-4 minuti.
2. I culurgiones, se non consumati subito possono essere congelati direttamente sui vassoi di carta. Una volta surgelati, conservare porzionati nei classici sacchetti per alimenti e buttare in acqua bollente senza fare scongelare.
Brava Veronica sei bravissima!!! ora devo provare a farli anche io!!!!
Grazie mille del video tutorial!!!
P.s Il Blog e fantasticamente fantastico!!
tu sei fantasticamente fantastica! muah! :* aspetto la foto dei tuoi allora!
Complimenti! E continuerò a seguirti… Un abbraccio E.
GRAZIE DI VERO CUORE
Bravissima Vero! Sei fantastica!
tesorina mi commuovi, grazie per aver lasciato un tuo saluto <3
Della Sardegna ho provato, solamente, i suoi magnifici dolcetti… questo post, mi sta facendo venir voglia di passare ai primi!!!
provali e non li scorderai mai più, creano dipendenza. Grazie per essere passata di qua!
Facile vedere come li fai ma poi all’atto pratico….ci voglio provare salvo poi se non riescono chiudere altra forma :-)) . Buona fine settimana (ti ho berccata anche su twitter e ovviamente face) Bacioni dalla gallina vintage (x età)
grazie Edvige! prova, vedrai non è così difficile, un abbraccio e a presto